Statuto e Regolamento

STATUTO

Art.  1

Costituzione, denominazione e sede

  • È costituita conformemente alla Carta Costituzionale e al D.lgs. n. 117 del 3 luglio 2017 e ss.mm.ii., l’Organizzazione di Volontariato “Coordinamento Volontari Assistenza Ospedaliera e Domiciliare ODV” siglabile “COVAO  ODV”.  
  • La denominazione dell’Associazione sarà automaticamente integrata dall’acronimo ETS (Ente del Terzo settore) solo successivamente e per effetto dell’iscrizione dell’associazione al RUNTS.
  • L’Associazione ha sede legale nel Comune di MONCALIERI. Il trasferimento della sede legale non comporta modifica statutaria, se avviene all’interno dello stesso Comune e deve essere comunicata entro 30 giorni dal verificarsi dell’evento agli enti gestori di pubblici Registri presso i quali l’organizzazione è iscritta.
  • La durata dell’ODV non è predeterminata ed essa può essere sciolta con delibera dell’Assemblea straordinaria con la maggioranza prevista agli artt. 11 -16 .
Art.  2

Scopi e finalità

L’ ODV è apartitica, aconfessionale, a struttura democratica e senza scopo di lucro e, ispirandosi a finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale si prefigge lo scopo di fornire un servizio  di assistenza ospedaliera e domiciliare rispondente alle esigenze degli ammalati, delle persone anziane o sole, con spirito di amicizia, attraverso una presenza organizzata, costante, cosciente e gratuita collaborando con il personale degli ospedali e delle strutture territoriali esistenti o che verranno costituite, con i responsabili dei servizi sanitari e socio-assistenziali e con altri Enti o Associazioni.
Art.  3

Attività

  1. Per la realizzazione dello scopo di cui all’art. 2 e nell’intento di agire a favore di tutta la collettività, l’ODV si propone, ai sensi dell’art. 5 del D.lgs 117/2017 e ss.mm.ii., di svolgere in via esclusiva o principale le seguenti attività di interesse generale:
    • lettera a) interventi e servizi sociali ai sensi dell’articolo 1 commi 1 e 2 , della legge 8 novembre 2000, n. 328 ,e successive modificazioni e interventi, servizi e prestazioni di cui alla legge 5 febbraio 1992,n.104 e alla legge 22 giugno 2016, e successive modificazioni.
    • lettera i) organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo_
  2. Nello specifico, a titolo esemplificativo L’ODV intende svolgere:
    • attività di accompagnamento interno compatibilmente con le direttive dei responsabili dei reparti.
    • aiuto all’assunzione dei pasti.
    • sostegno ai degenti in ospedale nei vari reparti  o agli ospiti delle case protette in cui i volontari operano  anche con attività di animazione con spirito di amicizia.
    • attività di interesse sociale per le persone deboli o in difficoltà del territorio.
    • fornire un punto di informazione all’utenza nei presidi sanitari del territorio  in conformità alle richieste dei responsabili dei servizi sanitari.
    • servizio domiciliare di assistenza  e compagnia   a persone anziane o sole compatibilmente con la disponibilità di volontari.
  3. Le attività di cui al comma precedente sono svolte dall’ODV, prevalentemente a favore di terzi e tramite le prestazioni fornite dai propri aderenti in modo personale, spontaneo e gratuito.
  4. L’ODV, inoltre, può esercitare attività diverse, strumentali e secondarie rispetto alle attività di interesse generale, ai sensi e nei limiti previsti dall’art. 6 del D.lgs 117/2017 e ss.mm.ii.. La loro individuazione può essere operata su proposta del Consiglio Direttivo ed approvata in Assemblea dei Soci.
  5. Nel caso l’Associazione eserciti attività diverse, il Consiglio Direttivo ne attesta il carattere secondario e strumentale delle stesse nei documenti di bilancio ai sensi dell’art. 13 comma 6 D.lgs 117/2017 e ss.mm.ii..
  6. L’attività del volontario non può essere retribuita in alcun modo nemmeno da eventuali diretti beneficiari. Al volontario possono solo essere rimborsate dall’Organizzazione di volontariato le spese vive effettivamente sostenute per l’attività prestata, previa documentazione ed entro limiti preventivamente stabiliti dall’Assemblea dei soci.
  7. Le spese sostenute dal volontario possono essere rimborsate anche a fronte di una autocertificazione resa ai sensi dell’articolo 46 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, purché non superino l’importo stabilito dall’organo sociale competente il quale delibera sulle tipologie di spese e sulle attività di volontariato per le quali è ammessa questa modalità di rimborso (ai sensi dell’art. 17 D.lgs 117/2017 e ss.mm.ii.).
  8. Ogni forma di rapporto economico con l’ODV derivante da lavoro dipendente o autonomo, è incompatibile con la qualità di volontario.
  9. L’ODV ha l’obbligo di assicurare i propri volontari ai sensi dell’art. 18 D.lgs 117/2017 e ss.mm.ii..
  10. L’ODV può avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo o dipendente esclusivamente entro i limiti necessari per assicurare il regolare funzionamento o per specializzare l’attività da essa svolta. In ogni caso, il numero dei lavoratori impiegati nell’attività non può essere superiore al cinquanta per cento del numero dei volontari.
Art.  4

Patrimonio e risorse economiche

  1. Il patrimonio dell’ODV durante la vita della stessa è indivisibile, ed è costituito da:
    • Beni mobili ed immobili che sono o diverranno di proprietà dell’ODV;
    • Eventuali erogazioni, donazioni o lasciti pervenuti all’ODV;
    • Eventuali fondi di riserva costituiti con le eccedenze del bilancio.
  2. L’ODV trae le risorse economiche per il suo funzionamento e lo svolgimento delle proprie attività da:
    1. Quote associative e contributi degli aderenti;
    2. Contributi pubblici e privati;
    3. Donazioni e lasciti testamentari;
    4. Rendite patrimoniali;
    5. Attività di raccolta fondi (ai sensi dell’art. 7 D.lgs 117/2017 e ss.mm.ii.);
    6. Ogni altra entrata o provento compatibile con le finalità dell’associazione e riconducibile alle disposizioni del D.lgs 117/2017 e ss.mm.ii.;
    7. Attività “diverse” di cui all’art. 6 del D.lgs 117/2017 e ss.mm.ii.
  3. L’esercizio sociale dell’ODV ha inizio e termine rispettivamente il 1° Gennaio ed il 31 Dicembre di ogni anno . Al termine di ogni esercizio il Consiglio Direttivo redige il bilancio ai sensi degli art. 13 e 14 del D.lgs 117/2017 e ss.mm.ii. e lo sottopone per l’approvazione all’Assemblea dei soci entro il mese di Aprile. Il bilancio consuntivo è depositato presso la sede dell’ODV, almeno  5(cinque) giorni prima dell’assemblea e può essere consultato da ogni associato.
  4. È fatto obbligo di reinvestire l’eventuale avanzo di gestione a favore di attività istituzionali statutariamente previste ai fini dell’esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
  5. È fatto divieto di distribuire anche in forme indirette, gli eventuali utili ed avanzi di gestione, fondi e riserve comunque denominate dell’ODV a fondatori, associati, lavoratori e collaboratori, amministratori ed altri componenti degli organi sociali, anche nel caso di recesso o di ogni altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto associativo.
Art.  5

Soci

  1. Ai sensi dell’art. 32 D.lgs 117/2017 e ss.mm.ii. il numero dei soci è illimitato. Possono fare parte dell’ODV tutte le persone fisiche [in numero non inferiore a sette persone] che condividono gli scopi e le finalità dell’organizzazione e si impegnano spontaneamente per la loro attuazione. L’adesione all’ODV è a tempo indeterminato, fatto salvo il diritto di recesso di cui all’art. 6.
Art.  6

Criteri di ammissione ed esclusione

 

  1. L’ammissione di un nuovo socio è regolata in base a criteri non discriminatori, coerenti con le finalità perseguite e l’attività d’interesse generale svolta. Viene deliberata dal Consiglio Direttivo  ed è subordinata alla presentazione di apposita domanda scritta da parte dell’interessato, con la quale l’interessato stesso si impegna a rispettare lo Statuto e ad osservare gli eventuali regolamenti e le deliberazioni adottate dagli organi dell’ODV.) Il Consiglio Direttivo delibera l’ammissione o il rigetto dell’istanza alla prima riunione utile dalla presentazione della domanda. L’ODV è aperta a tutte le persone idonee che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età, che ne condividono gli scopi e che accettino il presente statut0. Sono ammesse le persone di età inferiore ai diciotto anni particolarmente motivate, per compiere un percorso di formazione e animazione, affiancate ad un volontario attivo.
  2. Avverso l’eventuale rigetto dell’istanza, che deve essere sempre motivata e comunicata all’interessato entro 30 giorni dalla data della deliberazione è ammesso ricorso all’assemblea dei soci.
  3. Il ricorso all’assemblea dei soci è ammesso entro 60 giorni dal ricevimento della relativa comunicazione.
  4. Il Consiglio direttivo comunica l’ammissione agli interessati e cura l’annotazione dei nuovi aderenti nel libro soci dopo che gli stessi avranno versato la quota stabilita dall’Assemblea. La qualità di socio è intrasmissibile.
  5. La qualità di Socio si perde:
    • per recesso, che deve essere comunicato per iscritto all’ODV;
    • per esclusione conseguente a comportamento contrastante con gli scopi dell’ODV;
    • per morosità rispetto al mancato pagamento della quota annuale, trascorsi 30 (trenta) giorni dall’eventuale sollecito scritto.
  6. L’esclusione o la decadenza dei soci è deliberata dall’Assemblea su proposta del Consiglio Direttivo. In ogni caso, prima di procedere all’esclusione di un Associato, devono essergli contestati per iscritto gli addebiti che gli vengono mossi, consentendogli facoltà di replica.
  7. Può incorrere nel provvedimento di espulsione il socio volontario che in qualsivoglia struttura pubblica o privata, in contrasto con l’articolo 2, usa la propria condizione in modo indebito o ambiguo per fini personali come, ad esempio, svolgere prestazioni retribuite dove presta la propria attività di volontariato.
  8. La perdita della qualifica di associato comporta la decadenza automatica da qualsiasi carica ricoperta sia all’interno dell’ODV sia all’esterno per designazione o delega.
  9. In tutti i casi di scioglimento del rapporto associativo limitatamente ad un associato, questi o i suoi eredi non hanno diritto al rimborso delle quote annualmente versate, né hanno alcun diritto sul patrimonio dell’ODV.
Art.  7

Diritti e Doveri dei soci

  1. Tutti i soci godono degli stessi diritti e doveri di partecipazione alla vita dell’ODV ed alla sua attività. In modo particolare:
    • I soci hanno diritto:
      • di partecipare a tutte le attività promosse dall’ODV, ricevendone informazioni e avendo facoltà di verifica nei limiti stabiliti dalla legislazione vigente, dal presente Statuto e dagli eventuali regolamenti dell’ODV;
      • di eleggere gli organi sociali e di essere eletti negli stessi;
      • di esprimere il proprio voto in ordine all’approvazione delle deliberazioni degli organi associativi, degli eventuali regolamenti e di modifiche allo statuto;
      • di consultare i libri sociali presentando richiesta scritta al Consiglio direttivo entro i limiti stabiliti dalle normative sulla privacy.
    • I soci sono obbligati:
      • all’osservanza dello Statuto, del Regolamento e delle deliberazioni assunte dagli organi sociali;
      • a mantenere sempre un comportamento degno nei confronti dell’ODV;
      • al pagamento nei termini della quota associativa, qualora annualmente stabilita dall’Assemblea dei soci. La quota associativa è intrasmissibile e non rivalutabile e in nessun caso può essere restituita.
      • L’ODV predispone per i soci aspiranti volontari, in collaborazione con gli organismi competenti , un corso di formazione di base , allo scopo di mettere il volontario in grado di svolgere in modo adeguato il suo servizio. Il volontario è obbligato  a continuare nel tempo il proprio aggiornamento seguendo le indicazioni  del COVAO ODV.  L’ODV accetta anche volontari tirocinanti con il vincolo di svolgere il servizio affiancati dai volontari già attivi presso l’ODV fino alla frequenza del corso di formazione.
Art.  8

Organi dell’ODV

  1. Sono organi dell’ODV:
  • L’Assemblea dei soci;
  • Il Consiglio direttivo;
  • Il Presidente.
Art.  9

Assemblea dei Soci

  1. L’Assemblea dei soci è l’organo sovrano dell’ODV, regola l’attività della stessa ed è composta da tutti i soci.
  2. Hanno diritto di intervenire in Assemblea esercitando il diritto di voto tutti gli associati iscritti da almeno 3 mesi nel libro dei soci  in regola con il pagamento della quota associativa annuale e che non abbiano avuto o non abbiano in corso provvedimenti disciplinari.
  3. Ciascun associato dispone del voto singolo e può farsi rappresentare da un altro associato, conferendo allo stesso delega scritta anche in calce all’avviso di convocazione. Nessun associato può rappresentare più di 2 associati. I membri del Consiglio Direttivo non possono essere delegati a rappresentare i soci.
  4. L’Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio Direttivo o da altro socio appositamente eletto in sede assembleare. In caso di necessità l’Assemblea può eleggere un segretario.
  5. L’Assemblea si riunisce su convocazione del Presidente. Inoltre, deve essere convocata quando il Consiglio Direttivo ne ravvisa la necessità oppure quando ne è fatta richiesta motivata da almeno 1/10 (un decimo) degli associati aventi diritto di voto.
  6. La convocazione è inoltrata per iscritto, anche in forma elettronica/telematica con comprovata ricezione, con 8 (otto)  giorni di anticipo e deve contenere l’ordine del giorno, il luogo la data e l’orario della prima convocazione e della seconda convocazione. Quest’ultima deve avere luogo in data diversa dalla prima.
  7. In difetto di convocazione formale o di mancato rispetto dei termini di preavviso sono ugualmente valide le adunanze cui partecipano di persona o per delega tutti i soci.
  8. Le delibere assunte dall’assemblea vincolano tutti i soci anche assenti o dissenzienti. Le discussioni e le deliberazioni dell’Assemblea sono riportate in un verbale redatto da un componente dell’Assemblea appositamente eletto e sottoscritto dallo stesso e dal Presidente.
  9. L’assemblea può essere ordinaria o straordinaria. È straordinaria l’assemblea convocata per la modifica dello Statuto oppure per lo scioglimento, la fusione, la scissione, la trasformazione dell’ODV. È ordinaria in tutti gli altri casi.



Art. 10

Assemblea ordinaria dei Soci

  1. L’assemblea ordinaria è valida in prima convocazione se è presente la maggioranza degli iscritti aventi diritto di voto; in seconda convocazione, qualunque sia il numero degli associati intervenuti o rappresentati. Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio e in quelle che riguardano la loro responsabilità gli amministratori non votano.
  2. Le deliberazioni dell’Assemblea sono valide quando vengono approvate dalla maggioranza degli associati presenti o rappresentati.
  3. L’Assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l’anno per l’approvazione del bilancio, entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio finanziario ed ogni tre anni per il rinnovo del consiglio direttivo.
  4. L’Assemblea ordinaria:
    • approva il bilancio e la relazione di attività ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs 117/2017;
    • discute ed approva i programmi di attività;
    • elegge tra i soci i componenti del Consiglio Direttivo approvandone preventivamente il numero e li revoca;
    • delibera sulla responsabilità dei componenti degli organi sociali e promuove azione di responsabilità nei loro confronti;
    • approva l’eventuale regolamento dei lavori assembleari;
    • ratifica la sostituzione dei membri del Consiglio Direttivo dimissionari, decaduti o deceduti deliberata dal Consiglio Direttivo attingendo dalla graduatoria dei non eletti;
    • approva l’eventuale regolamento e le sue variazioni;
    • delibera sulla quota associativa annuale e sugli eventuali contributi straordinari;
    • delibera sull’esclusione dei soci;  
    • delibera su tutti gli altri oggetti sottoposti al suo esame dal Consiglio Direttivo ed attribuiti dalla legge, dall’atto costitutivo o dallo statuto alla sua competenza;
    • delibera sui ricorsi in caso di reiezione di domanda di ammissione di nuovi associati;
    • delega il Consiglio Direttivo a compiere tutte le azioni necessarie a realizzare gli obiettivi definiti dall’ODV stesso.
    • determina i limiti di spesa ed i rimborsi massimi previsti per gli associati che prestano attività di volontariato. Tali spese devono essere opportunamente documentate, nelle modalità previste dall’art. 3 comma 6 dello Statuto;
    • delibera sull’esercizio e sull’individuazione di eventuali attività diverse ai sensi dell’art. 3 comma 4 del presente Statuto.
  5. Le deliberazioni assembleari devono essere rese disponibili agli associati ed inserite nel libro verbale delle riunioni e deliberazioni dell’Assemblea tenuto a cura del Consiglio direttivo.
Art. 11

Assemblea straordinaria dei Soci

  1. La convocazione dell’Assemblea straordinaria si effettua con le modalità previste dall’art. 9.
  2. Per deliberare lo scioglimento dell’ODV e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole di almeno tre quarti dei soci in proprio o per delega sia in prima che in seconda convocazione.
  3. L’Assemblea straordinaria dei soci approva eventuali modifiche dell’atto costitutivo o dello statuto, la fusione, la scissione, la trasformazione dell’ODV con la presenza, in proprio o per delega, di tre quarti dei soci e con decisione deliberata a maggioranza dei presenti sia in prima che in seconda convocazione.
Art. 12

Consiglio Direttivo

  1. Il Consiglio Direttivo è composto da un minimo di 3 fino ad un massimo di 9 (nove) consiglieri scelti fra i soci, che durano in carica 3 (tre) anni e sono rieleggibili fino a un massimo di 3(tre) mandati consecutivi, salvo il caso in cui non si presentino nuove candidature per il totale o parziale rinnovo del Direttivo: in questo caso l’Assemblea può rieleggere i componenti uscenti. Si applica l’articolo 2382 del codice civile.
  2. L’Assemblea che procede alla elezione determina preliminarmente il numero di Consiglieri in seno all’eligendo Consiglio Direttivo.
  3. Il Consiglio Direttivo elegge tra i suoi membri, a maggioranza assoluta dei voti, il Presidente, il Vicepresidente, il Tesoriere, il Segretario.
  4. Il Tesoriere cura la riscossione delle entrate ed il pagamento delle spese dell’ODV, ed in genere ogni atto contenente un’attribuzione o una diminuzione del patrimonio dell’ODV; cura la tenuta del libro cassa e di tutti i documenti che specificatamente riguardano il servizio affidatogli dal Consiglio Direttivo.
  5. In caso di morte, dimissioni o esclusione di Consiglieri prima della scadenza del mandato, il Consiglio Direttivo provvede alla loro sostituzione utilizzando l’elenco dei non eletti: la sostituzione va ratificata dalla successiva Assemblea ordinaria e dura sino alla scadenza del mandato del Consiglio direttivo. In caso di mancanza od esaurimento dell’elenco dei non eletti, o loro indisponibilità l’assemblea provvede alla surroga mediante elezione.
  6. Nel caso in cui decada oltre la metà dei membri del Consiglio Direttivo, l’Assemblea provvede tramite elezione al rinnovo dell’intero organo.
  7. Tutte le cariche associative sono ricoperte a titolo gratuito. Ai Consiglieri possono essere rimborsate le spese effettivamente sostenute e rendicontate relativamente allo svolgimento degli incarichi e delle attività per conto dell’ODV, entro il massimo stabilito dall’Assemblea dei soci.
  8. Il Consiglio Direttivo è responsabile verso l’Assemblea della gestione operativa, attua i mandati e le decisioni dell’Assemblea ed è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell’ODV, fatti salvi quelli che la legge e lo Statuto attribuiscono all’Assemblea. In particolare esso svolge le seguenti attività:
    • attua tutte le deliberazioni dell’Assemblea;
    • redige e presenta all’Assemblea il bilancio e la relazione di attività ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs 117/2017;
    • delibera sulle domande di nuove adesioni;
    • sottopone all’Assemblea le proposte di esclusione dei soci;
    • sottopone all’approvazione dell’Assemblea le quote sociali annue per gli associati e gli eventuali contributi straordinari;
    • propone l’esercizio e l’individuazione di eventuali attività diverse ai sensi dell’art. 3 comma 4 del presente Statuto;
    • approva i rimborsi previsti per gli associati che prestano attività di volontariato. Tali spese devono essere opportunamente documentate, nelle modalità previste dall’art. 3 comma 6 dello Statuto;
    • approva l’ammontare dei compensi per le eventuali prestazioni retribuite che si rendano necessarie ai fini del regolare funzionamento delle attività dell’ODV;
    • ha facoltà di costituire Comitati, a cui partecipano gli associati o esperti anche non soci, per la definizione e la realizzazione concreta di specifici programmi e progetti.
  9. Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente o, in caso di sua assenza, dal Vicepresidente o, in assenza di quest’ultimo, da un membro eletto allo scopo dal Consiglio Direttivo.
  10. Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente ogni anno, e tutte le volte nelle quali vi sia materia su cui deliberare, oppure quando ne sia fatta domanda da almeno 2(due) dei componenti.
  11. La convocazione è inoltrata per iscritto, anche in forma elettronica/telematica, con 7(sette) giorni di anticipo e deve contenere l’ordine del giorno, il luogo, la data e l’orario della seduta. In difetto di convocazione formale o di mancato rispetto dei termini di preavviso sono ugualmente valide le riunioni cui partecipano tutti i membri del Consiglio Direttivo.
  12. I verbali delle sedute del Consiglio Direttivo, redatti a cura del segretario  e sottoscritti dallo stesso e da chi ha presieduto la riunione, vengono conservati agli atti.
  13. Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza effettiva della maggioranza dei membri del Consiglio Direttivo. Le deliberazioni sono valide con il voto della maggioranza dei presenti; in caso di parità di voti la deliberazione si considera non approvata.
  14. Il potere di rappresentanza attribuito agli amministratori è generale. Le limitazioni del potere di rappresentanza non sono opponibili ai terzi se non sono iscritte nel Registro unico nazionale del Terzo settore o se non si provi che i terzi ne erano a conoscenza.
  15. L’obbligatorietà dell’iscrizione delle limitazioni del potere di rappresentanza di cui al comma 14 avrà efficacia a partire dall’operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore.
Art. 13

Presidente

  1. Il Presidente è eletto dal Consiglio Direttivo nel suo seno.
  2. Il Presidente ha la rappresentanza legale dell’Associazione di fronte a terzi e in giudizio; cura l’attuazione delle deliberazioni del Consiglio Direttivo; sovrintende a tutte le attività dell’ODV; ha la facoltà di aprire conti correnti per conto dell’ODV; convoca e presiede il Consiglio Direttivo, del cui operato è garante di fronte all’Assemblea; convoca l’Assemblea dei soci.
  3. In caso di assenza o impedimento le sue funzioni spettano al Vicepresidente.
  4. Il Presidente, in caso di urgenza, assume i poteri del Consiglio Direttivo e adotta i provvedimenti necessari, convocando contestualmente il Consiglio per la loro approvazione: i provvedimenti urgenti del Presidente vengono esaminati obbligatoriamente dal Consiglio Direttivo alla prima riunione utile.
Art. 14

Comitati Tecnici

  1. Nell’ambito delle attività approvate dell’Assemblea dei soci, il Consiglio Direttivo ha facoltà di costituire Comitati Tecnici cui partecipano gli associati o esperti anche non soci, per la definizione e la realizzazione concreta di specifici programmi e progetti, oppure con funzione consultiva in merito a progetti che l’ODV intende promuovere. Il Consiglio stabilisce gli ambiti di azione e le linee di intervento del Comitato e ne nomina il coordinatore.
Art. 15

Libri sociali

  1. È obbligatoria la tenuta dei seguenti libri sociali:
    • il libro dei soci;
    • il libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee;
    • il libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio direttivo e di eventuali altri organi sociali.
    • È altresì obbligatoria la tenuta del registro dei volontari.
Art. 16

Scioglimento

  1. L’Assemblea straordinaria può decidere lo scioglimento dell’ODV con il voto favorevole di almeno tre quarti dei soci aventi diritto di voto. In caso di scioglimento, l’Assemblea nomina uno o più liquidatori e determina le modalità di liquidazione del patrimonio sociale e la sua devoluzione ai sensi dell’art. 9 del D. Lgs n. 117/2017.
  2. In caso di scioglimento, cessazione ovvero estinzione, dell’ODV, il patrimonio residuo è devoluto, previo parere positivo del competente ufficio afferente al Registro unico nazionale del Terzo settore (di cui all’art. 45, comma 1 del D. Lgs n. 117/2017), e salva diversa destinazione imposta dalla legge, ad altri Enti del terzo settore o in mancanza, alla Fondazione Italia Sociale.
  3. Il suddetto parere è reso entra trenta giorni dalla data di ricezione della richiesta che l’Ente interessato è tenuto ad inoltrare al predetto ufficio con raccomandata a/r o secondo le disposizioni previste dal decreto legislativo 7 marzo 2005 n. 82, decorsi i quali il parere si intende reso positivamente. Gli atti di devoluzione del patrimonio residuo compiuti in assenza o in difformità dal parere sono nulli.
  4. L’obbligatorietà del parere vincolante di cui al comma 2 avrà efficacia dall’operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore.
Art. 17

Norme finali

  1. Per tutto ciò che non è espressamente contemplato dal presente Statuto valgono le norme del Codice Civile, del D.lgs 117/2017 e ss.mm.ii. e relativi decreti attuativi, della normativa nazionale e regionale in materia.

 

REGOLAMENTO

Regole generali di comportamento Il volontario è l’amico del malato e della persona sola o bisognosa e per lui può rappresentare un raggio di sole.

 

I. Ci si deve presentare all’assistito in atteggiamento semplice e naturale, di ascolto rispettoso: per chi soffre è di grande conforto avere una persona con cui parlare, a cui manifestare i propri timori e le proprie angosce.

II. Il volontario è una persona calma, serena, senza fretta che non porta dipinto sul volto le proprie preoccupazioni, che non ostenta gioielli o vestiti, che non è curioso, sa mantenere il segreto ed è partecipe del dolore altrui.

III. Ascoltare un malato significa collaborare con la “medicina” per favorire la guarigione dell’ammalato stesso e, il più delle volte, il volontario noterà che l’ascolto giova anche all’ascoltatore.

IV. Quando l’ammalato preferisce tacere, occorre saper attendere con un sorriso, senza scoraggiarsi e senza dar segno di noia.

V. È importante evitare discorsi  che possano riuscire inopportuni per le convinzioni politiche o religiose del malato: occorre dialogare con prudenza, sempre con grande rispetto delle opinioni e della personalità dell’assistito.

VI. Non si deve angosciare il malato con il racconto dei propri problemi personali o con argomenti che lo possano turbare.

VII. Il volontario non deve mai vedere nei parenti degli ammalati persone che mancano ai loro doveri verso i congiunti, ma solo persone in difficoltà: sui parenti infatti gravano, in aggiunta ai loro doveri abituali, anche quelli spettanti all’ammalato. Non è mai il caso di impartire rimproveri o lezioni, ma eventualmente, e con molta prudenza, solo aiuto e consigli fraterni.

VIII. Una difficoltà da affrontare, specie nei casi in cui gli ammalati sono molto gravi, è il coinvolgimento emotivo, che possibilmente deve essere evitato: dimostrare simpatia e partecipazione infatti non significa far del tutto propri i dispiaceri e le angosce di chi ci sta di fronte. Occorre cercare di mantenere un equilibrio emotivo che possa permettere un rapporto utile e valido con il malato.

IX. Il volontario deve assolutamente rispettare gli orari e gli impegni presi: in caso di difficoltà a osservare i turni, ci si farà sostituire da un collega o se ne dovrà dare avviso al coordinatore.

X. Chi prende l’impegno di visitare un malato deve farlo con costanza e serietà, anche se qualche volta ha poco tempo da dedicargli.

XI. Il volontario è tenuto a frequentare regolarmente gli incontri periodici di aggiornamento e formazione, per migliorare ed ampliare le conoscenze già acquisite durante il corso propedeutico all’ammissione.

XII. Chi presta un servizio volontario è tenuto ad indossare la divisa dell’Associazione (camice azzurro) munita dell’apposito distintivo

Doveri generali e rapporti tra volontari In Ospedale e presso le Case di cura:

 

  • Il volontario non deve offendersi se il personale medico o infermieristico talvolta non dimostra simpatia o è addirittura ostile, ne deve criticarne l’operato: se ritiene di dover fare delle osservazioni al riguardo, le farà al coordinatore.
  • Non si devono chiedere informazioni sulle malattie dei degenti e quando i medici e gli infermieri sono in visita, a meno che non sia espressamente invitato a restare, il volontario deve allontanarsi per rispettare il segreto professionale.
  • Non si deve di norma circolare nei reparti diversi da quello assegnato o chiedere favori sfruttando lo stato di volontario ospedaliero. È di grande importanza la corretta collaborazione con il personale di reparto, quando richiesta e nei limiti delle proprie competenze.
  • Il volontario non deve accettare dagli ammalati denaro a nessun titolo, informandoli che eventuali donazioni possono essere fatte all’Associazione.

A Domicilio:

  • Le linee guida dell’intervento domiciliare devono essere:
    1. Fornire aiuto e suggerimenti sul come organizzarsi nella propria abitazione.
    2. Aiutare l’assistito ad uscire dall’isolamento.
    3. Collaborare nella risoluzione dei problemi di ordine pratico.
    4. Creare un rapporto basato più sull’aspetto umano che su quello professionale.
  • Nel primo intervento si deve essere preparati ad un attento esame da parte dell’assistito, dettato sia dalla curiosità che dalla diffidenza.
  • Occorre cercare di capire il nuovo ambiente in cui si viene a trovare, facendo attenzione ai particolari ed evitando di fare domande ed assumere atteggiamenti che possano essere scambiati per intrusioni.
  • Il volontario deve prestare la sua opera con pazienza e senza forzare le situazioni, aspettando fiducioso di essere accettati.
  • Aiutare l’assistito può voler dire:
    1. collaborare in piccole mansioni domestiche (sempre che la cosa sia gradita);
    2. provvedere all’igiene personale, aiutarlo nell’alimentazione e, se si può alzare dal letto, assisterlo negli spostamenti per la casa o in bagno;
    3. sostituirlo nel disbrigo della corrispondenza o delle telefonate ed effettuare per lui piccole pratiche;
    4. svolgere attività ricreativa (giochi, musica, lettura, conversazione, ecc.) secondo gli interessi e la predisposizione del malato.